
Massaggi Reiki
Ottobre 27, 2022Nei giardini botanici dell’antico Egitto crescevano le piante più rare e preziose che venivano tramutate in unguenti, medicine e profumi dai sapienti sacerdoti egizi tanto che molti saggi e medici da ogni parte del mondo giungevano in Egitto per apprendere tali tecniche. Anche nella cultura cinese antica l’erboristeria veniva associata sia all’agopuntura che a vari tipi di massaggio per curare le più svariate malattie. Anche altre culture erano dedite all’uso di erbe e profumi come ad esempio gli antichi greci che devono proprio agli egizi molte delle conoscenze medico-anatomiche, ma anche l’amore e il rispetto per gli aromi. I greci oltre a profumarsi il corpo e i vestiti avevano l’abitudine di aromatizzare anche cibi e bevande.
I romani amavano trascorrere parecchio tempo nei famosi bagni spendendo grandi quantità di denaro per profumi e unguenti soprattutto tra i membri delle famiglie più ricche. Gli arabi compivano lunghi viaggi per procurarsi le merci desiderate. Tornavano dalle loro spedizioni in Estremo Oriente carichi di ogni tipo di spezia ed essenze tra cui mirra, noce moscata, sandalo, canfora, e chiodi di garofano. Durante il XII secolo in tutta Europa scoppiava la mania per i profumi arabi. Negli erbari medievali si trovano tantissimi riferimenti all’acqua di lavanda e a svariati modi per l’impiego degli oli essenziali. L’aromaterapia moderna è nata nel 1930. L’uso degli oli essenziali è una pratica che gli antichi Greci appresero dagli Egizi, con particolare attenzione per l’arte della profumeria; molti profumi erano usati sia per le proprietà medicinali che per impieghi cosmetici e i greci individuarono le proprietà stimolanti e calmanti di numerose piante. Ricette di profumi con funzione medicamentosa furono trascritte su tavolette di marmo ritrovate nei templi di Esculapio e Afrodite. I Romani ereditarono e ampliarono queste conoscenze per la preparazione di oli per il corpo, per profumare i vestiti, i letti e le abitazioni. Nel X sec. d.C. L’alchimista arabo Avicenna scoprì il metodo della distillazione: il primo olio estratto fu quello di rose e l’acqua di rose conobbe poi una grande diffusione in Europa dove fu importata nel periodo delle Crociate. Alla fine del XII sec. la produzione dei profumi si consolidava nel nostro continente. Nel XIII sec. lavanda e rosmarino furono tra i primi oli ad essere estratti; poi, nel XVI sec. furono distillate più di 70 essenze diverse. Nel XVIII sec. gli scienziati scoprirono l’impiego della sintesi chimica e in breve tempo le nuove molecole affiancarono le essenze naturali e in parte vi si sostituirono. In realtà, il termine aromaterapia fu coniato da Gattefossè, un chimico francese che lavorava con gli oli essenziali nel campo della cosmesi; il suo interesse per le essenze pare che fosse suscitato dall’effetto sorprendente della semplice immersione di una mano ustionata, a causa di un incidente di laboratorio, in un contenitore di olio di lavanda: pare che la mano guarisse in poco tempo senza che comparissero infezioni e senza mostrare alcuna cicatrice. Jean Valnet, medico, curò le ferite dei soldati durante la Seconda Guerra Mondiale con le essenze e pubblicò un famoso testo dove descriveva gli usi e le proprietà degli oli essenziali.